I mutui a tasso variabile hanno un tasso di interesse che non è fisso per tutta la durata del mutuo, ma varia in funzione dell’andamento di alcuni indici economici di riferimento che devono essere specificati nel contratto di mutuo.
PARAMETRI CHE DETERMINANO IL TASSO VARIABILE
L’ammontare del tasso variabile ha come base di calcolo il tasso Euribor e lo spread.
L’Euribor (acronimo di EURo InterBank Offered Rate) viene calcolato quotidianamente sulla base delle transazioni finanziarie effettuate tra le più grandi banche europee , corrisponde al tasso medio al quale avvengono queste compravendite finanziarie e determina il costo del denaro per le banche.
Questo tasso è soggetto a variazioni ed il suo valore deve pertanto essere ricalcolato periodicamente sulla base di rilevazioni che possono essere effettuate ogni 1, 3, 6 o 12 mesi, a seconda di quanto stabilito nel contratto di mutuo. Per conoscere l’andamento dell’Euribor si può consultare la stampa nelle pagine economiche, ma anche sul web alcuni siti offrono questa informazione.
Lo spread indica il margine di guadagno della banca per l’erogazione del servizio del mutuo e differisce da un istituto finanziario all’altro. Questo valore è fisso per tutta la durata del mutuo e costituisce uno degli elementi più importanti da prendere in considerazione per valutare la convenienza di una proposta di mutuo.
TASSO DI INGRESSO E TASSO A REGIME
Nel mutuo a tasso variabile c’è un tasso di ingresso del mutuo e un tasso a regime.
Il tasso di ingresso si applica nel periodo iniziale del mutuo (in genere dai primi mesi sino, al massimo, ai primi due o tre anni) ed ha uno scopo promozionale utilizzato a fini commerciali, infatti è di norma più economico del tasso d’interesse applicato “a regime”.
Il tasso a regime è assai più importante del tasso di ingresso in quanto dura di più, ed è quello calcolato sulla somma dell’Euribor e dello spread.
Un mutuo a tasso variabile può rivelarsi una buona scelta quando si ritiene che i tassi nel medio e lungo termine non aumentino oppure che diminuiscano. In realtà fare previsioni sull’andamento dell’Euribor risulta problematico: è un tasso che ogni giorno può avere una quotazione differente rispetto al giorno prima, e per motivi difficili da presagire.
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