Per i protestati ed i cattivi pagatori ottenere un prestito è problematico.
La richiesta di un finanziamento passa sempre attraverso una valutazione finanziaria del cliente dalle centrali rischi (banche dati come il CRIF, il CTC o altre) che tengono lo storico dei pagamenti di un determinato soggetto.
Se risulta che il richiedente del finanziamento ha subito more, protesti o pignoramenti avrà molte difficoltà nell’ottenimento del prestito o gli verranno richieste delle condizioni particolarmente sfavorevoli.

FINANZIAMENTI PER PROTESTATI
Esistono comunque alcuni tipi di finanziamento a cui un protestato può fare riferimento per l’ottenimento di un prestito: si tratta dei finanziamenti detti cessione del quinto dello stipendio e prestito delega.
Questi finanziamenti possono essere erogati anche a protestati purché lavoratori dipendenti con reddito dimostrabile. Infatti sarà dalla busta paga che verrà poi trattenuta una percentuale che servirà a rimborsare l’importo dato in finanziamento.

ELIMINAZIONE DAGLI ELENCHI DEI PROTESTATI
Esiste la possibilità per il protestato di far cancellare il proprio nome dagli elenchi di protestati presenti presso il registro protesti. Questa soluzione si può praticare quando il soggetto provvede a saldare i suoi precedenti debiti e viene fatto passare il tempo necessario previsto dalla legge italiana per la procedura di riabilitazione.
Tali tempi sono di :

• 1 anno dalla regolarizzazione per i ritardi di pagamento inferiori a 2 mesi e relativi ad un massimo di due rate;
• 2 anni dalla regolarizzazione per i ritardi di oltre 2 mensilità o due rate;
• 3 anni dalla data di scadenza del rapporto per le morosità non sanate.